Gent.mi
tutti,
eccoci
all'inizio di un nuovo anno scolastico. Guardiamo a questo anno con fiducia e
con determinazione, certi che potremo incidere nella società italiana in modo
positivo nella misura in cui non ci stancheremo di mettere in fila le
questioni, registrando tutti i passaggi positivi, per poter così guardare con
ottimismo ma anche con quel sano senso critico che ci permette di non far
mancare il nostro contributo di civiltà.
Abbiamo
guardato in modo positivo alla Legge sulla Buona Scuola (L. 107/15), eppure
sembra che i risultati stiano in parte tradendo le legittime aspettative della
famiglia, dei docenti, degli studenti stessi (clicca
qui per leggere).
Pur
tuttavia non deve mancare la nostra voglia di crederci e di individuare tutte
le vie percorribili affinché la libertà di scelta educativa della famiglia sia
garantita e non solo riconosciuta. A cosa serve riconoscere un diritto se poi
non viene garantito? Abbiamo avuto modo di condividere che garantire questo diritto (siamo
al 47^ posto al mondo in termini di libertà di scelta educativa; a Mosca la
famiglia sceglie e in Italia no) è
un'operazione a costo zero per il nostro Governo. (clicca
qui).
Ma
credo che ciascuno di noi abbia una dose di responsabilità nella misura in cui
"non si dice" e allora il nostro augurio, e mio personale, è quello
di un anno colmo di speranza. La
speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio; lo sdegno per la
realtà delle cose e il coraggio per cambiarle; dobbiamo cominciare ad avere
sdegno e trovare il coraggio di comprendere per cambiare (Agostino D'Ippona).
- Ho maturato la convinzione che potremo ritrovare l'Italia quale Res-Publica fondata sulla Democrazia e ridare coraggio ai nostri giovani se noi per primi riusciamo a svincolarci dalle etichette, dai colori, dalla paura di essere strumentalizzati, dai fantasmi ... e maturiamo quel coraggio che dichiara queste verità ovunque ci sia lo spazio. Perchè la libertà di scelta educativa domanda di essere spiegata e molti, compreso il valore di essere liberi in uno Stato di diritto, non potranno non comprendere il valore di un patrimonio culturale gravemente compromesso da un sistema scolastico che nel saggio "Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento" (ed. Giappichelli 2015 con la prefazione del Ministro Giannini) ho dichiarato "classista", "discriminatorio" e "regionalista", il più "costoso", che ci vede agli ultimi posti Ocse, nonostante la nostra Costituzione e la Legge 62/2000 a firma dell'allora Ministro Berlinguer abbiano tutte le premesse per un Sistema Scolastico Integrato. Dati certi e incontrovertibili, personalmente presentati all'attuale Governo (clicca qui per leggere).
- Ieri 06 settembre abbiamo potuto condividere questi principi insieme alle altre associazioni con il Vice sindaco e Assessore all'Istruzione del Comune di Milano, dott.ssa Anna Scavuzzo, la consigliera Strada, il dott Draisci e i loro collaboratori di settore.. Un incontro piacevole e franco che ci ha visti ancora una volta insieme fra di noi e le Istituzioni per cercare vie percorribili per un Sistema Scolastico Integrato. Un dialogo aperto con il sindaco Sala che continua ed è anche nostra responsabilità domandare che sia cosi (clicca qui per leggere).
- Con la medesima libertà lo ripresenteremo alla convention di esperti chiamati dal Dott. Parisi, in cui la parola è data ai cittadini, il 16/9/2016 nel pomeriggio (clicca qui per leggere).
Ci
sarò per registrare i passi positivi, per chiedere conto dei risultati che
tradiscono le premesse, in un dialogo con le Istituzioni e fra di noi sempre
franco e schietto, per contribuire al vero bene delle famiglie italiane.
Non
lasciamoci togliere la speranza attraverso la paura, o peggio la delusione che
nulla muterà. Sono fiduciosa, siamo fiduciosi all'apertura delle nostre porte:
quei volti di bambini, ragazzi e giovani studenti ci spingeranno a questo
percorso lungo, faticoso e spesso privo di risultati nel breve periodo. Ma la
resa non è consentita.
Una
proposta che ho lanciato attraverso Il
Giornale, 07 settembre 2016, è quella di apporre un nastro bianco ai cancelli o alla
porta delle nostre scuole, per farci chiedere dai genitori: che cosa significa?
A quel punto spiegheremo in modo adeguato la situazione della famiglia e dei
docenti delle scuole paritarie in Italia.
07.09.2016
da Il Giornale, "Non
può esserci buona scuola «affamando » gli istituti
paritari", Centinaia di migliaia di studenti stanno
per tornare sui banchi ma loro, e i loro insegnanti, non sono garantiti (clicca
qui per leggere la proposta puramente simbolica)
- Un secondo augurio: Buon Anno Scolastico a ciascuno di Voi, alle famiglie, agli studenti, ai docenti, ai gestori con un breve scritto della Santa Madre Teresa sull'educazione:
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l'impronta dell' insegnamento ricevuto.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l'impronta dell' insegnamento ricevuto.
- Segui le attività della Fidae Lombardia attraverso il Calendario (clicca qui).
Infine, non per ordine di importanza tutt'altro, l'Augurio del nostro Presidente Fidae Nazionale, prof.ssa Virginia Kaladich (clicca qui).
Con i più cari saluti sr Anna Monia
con i Consiglieri della Fidae Lombardia
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