Gent.mi
tutti,
anzitutto
ringrazio quanti di voi in questi giorni mi hanno raggiunta un po' preoccupati,
non ricevendo le newsletter. Debbo e posso pensare che Vi siano gradite (!?)...
Scherzi a parte. Lungo questi giorni "caldissimi" di avvio a.s.
abbiamo cercato di incrementare la nostra azione culturale perchè siano sempre
più coloro che riconoscono il valore della proposta di diritto.
Due passaggi positivi strettamente collegati - da un'AZIONE
CULTURALE allo SBLOCCO dei CONTRIBUTI
Alcuni
aggiornamenti che da un canto ci confortano, dall'altro ci stimolano a non
smettere mai un'azione culturale seria, scientifica, libera da ogni interesse
personale e di parte, senza alcuna paura di essere strumentalizzati o
etichettati.
La
paura che porta al silenzio ci fa corresponsabili della più grave ingiustizia che interessa la famiglia
italiana, che - a fronte del diritto che le riconosce la libertà di scelta
educativa - si trova non "garantita", peggio, osteggiata.
Tra
i tanti ostacoli in ordine temporale, quei pochi spiccioli, circa 500 euro
annui, per l'allievo italiano che sceglie di frequentare la scuola pubblica
paritaria sono lì congelati da ben 16 mesi a fronte dei 9 mila euro (di spese
correnti) per l'allievo italiano che sceglie la scuola pubblica statale. Non ci
sono privilegi, bensì diritti traditi.
Ma
noi crediamo che il cuore di tale ingiustizia sia il vincolo economico
a danno della famiglia, sia per la Legge 62/2000 come per la Legge 107/2014. La soluzione c'è: "il costo
standard di sostenibilità per allievo" e con piacere
registriamo che una proposta presentata all'attuale governo a partire dalla
pubblicazione del saggio "Il
diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema
integrato" con la prefazione dell'attuale Ministro
all'Istruzione Stefania Giannini,
Giappichelli 2015, ha trovato non poco interesse, soprattutto
dalla società civile.
Il
16 Settembre 2016 alla convention "Nuove energie per l'Italia" il
pubblico ha approvato la necessità di procedere in questa direzione superando
le soluzioni posticce e dal fiato corto che agiscono a valle senza mai
risolvere davvero il problema.
Un'esperienza
particolare che desidero condividere con voi. Oggi possiamo registrare senza
ombra di dubbio che la "garanzia della libertà di scelta educativa della
famiglia, domanda buone idee e azioni trasversali".
- Il video dell'Intervento si può visionare per chi ha un account Facebook (cliccando qui) o su you tube (clicca qui).
Questo
è il tempo dei cittadini seri e delle Istituzioni Responsabili. 17
Settembre 2016 (da Formiche.net): "Nell'intervento che ha
effettuato dal palco, suor Anna ha parlato di uno dei suoi cavalli di
battaglia: il tema dei costi standard nella scuola che finora, al contrario,
risultano fortemente sproporzionati nel confronto tra le pubbliche e le
paritarie. Renderli progressivamente sempre più omogenei – ha affermato
suor Anna – determinerà "un
considerevole risparmio" per le casse pubbliche. Secondo la
presidente della Fidae Lombarda, infatti, "l'attuazione di una vera parità sotto il profilo
economico non comporta un aumento della spesa pubblica, che
invece sarebbe ridotta anche attraverso una serie di interventi
correlati dello Stato" (clicca
qui per leggere).
Un
ringraziamento particolare ai giornalisti che hanno saputo riprendere il cuore della questione e
della proposta non cedendo alla tentazione della ricerca del
fenomeno e forse, mentre hanno alzato il livello culturale, avranno anche
venduto di più... Abbiamo bisogno tutti di ritrovare l'Italia fiera dalle buone
idee e dalle proposte impopolari, ma serie, in quanto non ideologiche. Le buone
idee volano alto e lo testimonia una convergenza di tutte le testate
giornalistiche. In fondo si parla di libertà di educazione a 360°... in un
pluralismo formativo in cui lo Stato deve essere garante e non gestore: chi
dissente si capisce che tipo è.
- 23.09.2016 da
Il Giornale, Il giornalista Stefano Zurlo intervista Anna
Monia Alfieri: "È
soltanto maquillage, non tutela la famiglia".
(D) Va bene, ma fare figli è tutta un'altra storia. (R) «Eh no, è tutto collegato. Se le scuole sono quelle che sono e le riforme, come quella promossa da Renzi, sono solo un modo per sistemare precari e fare contenti i sindacati, se la famiglia non è aiutata in nessun modo e al suo posto si affermano altre formazioni sociali, in una confusione di modelli indescrivibile, allora le giornate sulla fertilità sono solo un alibi» (clicca qui per leggere).
- 21.09.2016 da Zenit, "Libertà educativa: una sfida per tutti i Governi" Tempi duri per l'Italia senza la libertà di scelta dei genitori nell'educazione dei figli, riconosciuta dalla Costituzione. Prof. Giuseppe Ardenò (clicca qui per leggere).
- 21.09.2016 da La Fede Quotidiana, intervista suor Anna Monia Alfieri, "Con la Buona Scuola di Renzi passi avanti ma non è abbastanza" - (D) Suor Anna Monia, lei si occupa di scuola. Qual è il problema che reputa maggiormente "antipatico"? (R) "Ve ne sono tanti, ma quello che mi fa inquietare maggiormente è la mancanza di possibilità di scelta educativa per le famiglie. Oggi chi iscrive i propri figli alla scuola pubblica paritaria paga sia la retta, che le tasse. Ci sta gente non abbiente che vorrebbe mandare i figli alla pubblica paritaria, ma non può per motivi economici e questo non è giusto" (clicca qui per leggere).
- 20.09.2016, da La Tecnica della Scuola, "Costo standard di sostenibilità per allievo: la proposta di Alfieri alla convention Energie per l'Italia". «Sul piatto delle "ricette e delle energie nuove" che Parisi ha chiesto alla società civile, "per uscire dalla crisi profonda in cui si trova il Paese", ha buttato la riforma della scuola perché oggi in Italia non esiste ancora la libertà di scelta tra una scuola pubblica statale o pubblica paritaria. Di fatto per iscrivere i figli alle paritarie, (dichiarate pubbliche dallo Stato con la Legge 62/2000) i genitori devono pagare due volte: coloro che non ne hanno la possibilità sono discriminati. L'apprezzatissima proposta che suor Anna Monia Alfieri ha fatto alla Convention avvantaggia tutti... una proposta da standing ovation meriterà l'attenzione (...)» (clicca qui per leggere).
- 17.09.2016, Rassegna Stampa Cartacea, Che cosa ha detto sr Anna Monia Alfieri alla Convention Energie per l'Italia il 16/9/16 a MEGAWATT (clicca qui per leggere).
- 17.09.2016, Rassegna Stampa Web, Che cosa ha detto sr Anna Monia Alfieri alla Convention Energie per l'Italia il 16/9/16 a MEGAWATT (clicca qui per leggere).
Sembra maturo il tempo di un'azione culturale che è
alle fondamenta di una azione
culturale trasversale, che domanda l'intervento della societas tutta oltre
ogni colore politico, sociale, religioso: ne va della Libertà di scelta
educativa della famiglia in un pluralismo formativo. Il rischio è una Buona (?)
Scuola Unica di Stato che ha il sapore del Regime.
Tale
azione culturale ci mette dalla parte giusta, cioè Lo STUDENTE, senza
elemosinare, o peggio apparire quelli che domandano privilegi per la loro
scuola. Qui è in ballo il diritto dello studente e della famiglia e se uno Stato non è capace di
"garantire" i diritti che "riconosce", a
qualcuno potrebbe venire la tentazione di pensare che non sia proprio uno Stato
di diritto (in virtù della capacità con cui sa garantire i diritti che
riconosce).
Riporto
alla Vostra cortese attenzione
una petizione molto interessante affinchè si raggiungano le firme previste" LIBERTA’ DI SCEGLIERE LA BUONA
SCUOLA PUBBLICA, PARITARIA O STATALE. Dunque meno costi per le Famiglie e per
lo Stato (clicca
qui per firmare e diffondere).
Con
soddisfazione apprendiamo che il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza cautelare
proposta da A.N.I.N.S.E.I. contro il DM 367/2016 che
detta i criteri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per
l'a.s. 2015/2016.
- 24.09.2016, da Il Giornale Fondi alle paritarie Così si salva il vero pluralismo (...): Questa la vicenda che ha tenuto bloccati per mesi i contributi alle scuole pubbliche paritarie, creando loro gravissimi disagi nello svolgimento del proprio servizio, che è pubblico, pur non essendo statale. (...) Ora il problema si è finalmente risolto, ma la vera soluzione va presa a monte per evitare, un domani, altre simili scene da «gride» di manzoniana memoria. Ora la macchina ministeriale dia un segnale. Le scuole pubbliche paritarie ne hanno assoluto bisogno (stanno aspettando persino il saldo dello scorso anno): ne va della possibile, residuale libertà di scelta della famiglia in un pluralismo educativo già così attaccato. Senza pluralismo non c'è scelta. E non c'è libertà (clicca qui per leggere).
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che è stata programmata secondo le richieste pervenute dalle scuole.
Suor Anna Monia Alfieri con i Consiglieri della Fidae Lombardia
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