Gent.mi tutti,
mentre
ci avviamo verso la conclusione dell'anno solare resta viva la nostra azione culturale affinché non si spengano i riflettori
sulla più grave ingiustizia sociale: solo in Italia la famiglia non può agire
la propria responsabilità e libertà educativa in un pluralismo
educativo. La famiglia può scegliere di ricoverare il nonno al San
Raffaele pagando un ticket; non può scegliere di educare il nipote presso una
buona scuola pubblica paritaria, perché i genitori, con il loro lavoro, non
possono pagare e le tasse e la retta che fa funzionare la scuola (clicca
qui per leggere). Continuiamo a porre al centro lo studente e
condividiamo così alcune riflessioni, certi
del Vostro supporto in una azione culturale sempre più necessaria, forti della
certezza che un giorno questa ingiustizia sarà sanata.
- 24.12.2016 da Il
Giornale, Il Commento:
SCUOLA AL BIVIO TRA SPRECHI E COSTI STANDARD, L'alternativa dei finanziamenti a
pioggia rappresenta il tracollo economico non solo della scuola pubblica
statale, ma anche della pubblica paritaria. Tertium non datur (clicca
per leggere).
- 16.12.2016, da FC. Di chi è la scuola? Ragioniamo sul
fare prima che sui Ministri. Le
nostre domande al neo ministro dell'Istruzione, al di là delle velenose
polemiche su diplomi, lauree ed esami di Maturità. Perché i politici passano ma la
quotidianità della scuola rimane attaccata ai nostri figli. Primo: le velenose polemiche su
diplomi, lauree ed esami di maturità fanno dimenticare la prima grande
questione, su cui si dovrebbe invece riflettere: perché, tra le tante conferme
ministeriali, proprio il Ministro Giannini è saltato? E
perché proprio con una così radicale discontinuità, da un Rettore universitario
a una ex-sindacalista del tessile, con scarsissima esperienza – e quella
poca molto antica - di sistemi scolastici? Perché cambiare proprio uno dei
Ministeri che aveva attuato una concreta azione di riforma, qualificante
nell'agenda del governo Renzi? In
altre parole, si cambia solo un Ministro o si boccia la "buona
scuola"? A me interessa soprattutto sapere questo, perché i ministri passano
(anche se spesso lasciano il segno, e non sempre un buon segno...), ma la
quotidianità della scuola rimane attaccata ai nostri figli. E allora voglio
sapere se ci aspettano nuove miracolose riforme, tutte da inventare, o se nella
scuola si continuerà ad applicare la "buona scuola" (clicca
qui per leggere).
MA
NON MANCANO LE BUONE NOTIZIE che sono anzitutto delle vittorie culturali e di civiltà
Finalmente
dopo un impegno non indifferente e una task force fatta di generosa unità fra
le Associazioni, l'Ufficio Scolastico per la Regione Lombardia nella persona
della Dott.ssa Campanelli e il Dipartimento Scuole non Statali MIUR nella persona
della dott.ssa Palumbo, sono stati erogati
tutti i contributi alle scuole della Regione Lombardia dopo ben 14 mesi di
lungaggini, rimbalzi e burocrazia. Si segnala la tabella di distribuzione al
fine di voler verificare gli accrediti saldo a.s. 15/16 e primo acconto 16/17 (clicca
qui). Ancora
una volta l'unità e la forza della cultura, che sempre si erge sovrana sull'ideologia che
uccide le persone e le idee, hanno avuto la meglio. Non
smettiamo mai di crederci e diciamo ai nostri studenti che lo studio serio,
quello che guarda alla realtà a 360 gradi senza mezze misure o peggio senza inganni,
ha la forza di renderli uomini e donne liberi,
capaci di cambiare la Società dal di dentro
in modo propositivo. Mi ha colpita la lettera di questo docente che conosco
solo attraverso il suo scritto, ma
rappresenta il "maestro", quello
che sa porre al centro lo studente. La lettera aperta di un Prof alla Fedeli: "Cosa dirò agli
studenti?" (clicca
qui per leggere). La verità non si presta alle
polemiche, alle prese di posizioni o agli schieramenti... E' così, prendere o lasciare.
Con i più
cari saluti. sr Anna Monia con i consiglieri
della Fidae Lombardia
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