Carissimi,
in
attesa di leggere e commentare insieme le 8 deleghe della L.107/15, con
ottimismo e fiducia procede la nostra azione culturale. Davvero tanti gli
appuntamenti che partono dalle nostre singole scuole. Segno che i cittadini
seri possono ora richiedere dalle Istituzioni Responsabili risposte serie senza
giri di parole. ...Visto che persino i capi di Stato parlano al popolo a colpi
di tweet, così potremmo fare anche noi. Ne suggerisco alcuni:
Si
ponga lo studente al centro / Si garantisca la libertà di scelta educativa alla
famiglia in un pluralismo educativo; il resto sono chiacchiere / Perché chi fa
la badante non può mandare i propri figli nella buona scuola pubblica paritaria
dove vanno i figli della padrona di casa? / Occorrono soluzioni a favore dello studente e dei docenti seri / Per
troppi anni molti docenti hanno considerato la scuola un ammortizzatore sociale
e grazie al posto fisso e ai cavilli delle aspettative e dei congedi hanno
alimentato il precariato / Senso di frustrazione del docente che diligentemente
crede nella scuola e guadagna quanto la collega che ci specula. Dove sono i
sindacati qui? / Le famiglie, avendo già pagato le tasse, hanno diritto
di scegliere fra una buona scuola pubblica statale e una buona scuola pubblica
paritaria /Se lo Stato deve spiegare come impiega quei 10mila euro per
studente, qualche paritaria forse dovrà spiegare perchè non paga i docenti ma
anche qui qualche denuncia è partita / Molte responsabilità dello Stato che,
per una incapacità anche culturale, non ha garantito il più naturale dei
diritti che si può e si deve fare a costo zero / Non ci vergogniamo
quando in parlamento europeo ci definiamo un paese libero e proprio sul diritto
di apprendere non c'è libertà? /Al monumento dei caduti per la libertà dovremmo
portare la costituzione e i bambini con uno slogan "tutti i bambini
italiani sono uguali, sì o no?"/ E ora inizia la sfilata degli slogan, dei
candidati a servire la Res-Publica/ Fiumi di parole per cittadini dalla memoria
corta/ Parliamoci, confrontiamoci non si ceda alla rassegnazione ma si chieda
conto/ dalle parole ai fatti (integrazione,
sussidiarietà si ascoltava nel 2016 a Milano) a che punto
siamo?/ Lungo tutta la Penisola i cittadini domandino conto/ Istituzioni
responsabili domandano cittadini seri e sono in tanti (Intervista a Prima di
tutto Italiani pag. 4 clicca
qui per leggere)
- 29.04.2017
Seminario Una
Scuola per tutti: il costo standard di sostenibilità (clicca
qui per la locandina). Dal comunicato Stampa AGE L'A.Ge. non viene meno al suo compito
di mettere al "centro l'alunno e la sua famiglia", che ne è la prima
garanzia e sostegno. Coerentemente con questa finalità, da tempo sta
approfondendo l'interessante proposta del "costo standard per
allievo", divulgato con dedizione indefessa da Suor Anna Monia Alfieri e
illustrato in modo competente e dettagliato nel saggio: Il diritto di
apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, ed.
Giappichelli, 2015, di Alfieri, Grumo, Parola. (clicca
qui per leggere)
-
02.05.2017 ore 18.00 presso Istituto Gonzaga, Seminario
Wake
App III Stop Teen Sexting (clicca qui per la
locandina)
- 09.05.2017 ore 21.15 La Scuola
Nova Terra vi invita all'incontro pubblico Liberi di Educare per Educare alla
Libertà. La famiglia protagonista delle scelte educa (clicca
qui per la locandina). Lo studente e la
crescita della persona, la libera scelta della famiglia, il lavoro dei docenti
e il loro compito educativo: è possibile trovare un punto d'incontro che unisca
ed armonizzi queste esigenze? Si confronteranno su questi temi Anna Monia Alfieri (esperta
di politiche scolastiche) e Mauro
Monti (Dirigente scolastico e vicepresidente nazionale
dell'associazione DiSAL), moderati dal vicedirettore de Il Giornale, Francesco Del Vigo,
nell'incontro pubblico organizzato dalla Scuola Paritaria Nova Terra che si
terrà martedì 9 maggio 2017 alle ore 21.15 presso l'Auditorium Fagnana (via
Tiziano 7 – Buccinasco (Mi) (clicca
qui per leggere). Agensir
scrive: I genitori
poveri – aggiunge suor Alfieri – non possono scegliere la buona scuola pubblica
paritaria" perché "non possono pagare due volte: tasse allo
Stato e retta di funzionamento. Ancora peggio se i genitori hanno un figlio
portatore di handicap. Puniti due volte: cento euro scarsi di detrazione annui
e mille euro per il sostegno del figlio disabile a fronte dei 25mila necessari
per il docente ad hoc". Di qui il suggerimento di "individuare un
costo standard di sostenibilità (da declinare in convenzioni, detrazioni, buono
scuola, voucher ecc.)" e da applicare "ad ogni allievo della
scuola italiana, sia statale che paritaria. Solo così si realizza la libertà di
scelta educativa in un pluralismo formativo. (clicca
qui per leggere)
Vi aspettiamo numerosi! sr Anna Monia
con i consiglieri Fidae Lombardia
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